Nymphè, primo marchio di gioielli ispirati dall’archeologia, nasce dall’idea di Nunzia Laura Saldalamacchia, una giovane archeologa protostorica napoletana.

Fin da bambina ha mostrato un talento innato per il disegno e una vocazione per la storia. Mentre osservava il nonno orologiaio lavorare al banchetto già sognava un futuro in cui poter imparare anche quel mestiere e unire tutte le sue passioni.

Il liceo classico e la sua prof.ssa di biologia Luisa De Martini le hanno dato l’opportunità di immaginare e poi partecipare alla messa in opera del Museo di Storia Naturale “G. Mercalli”.  L’esperienza emozionante e istruttiva ha ancor meglio orientato l’allieva ad intraprendere gli studi di archeologia all’Università.

La tesi magistrale sulle fibule in ambra è stata non solo l’inizio delle ricerche su questo tema ma anche l’occasione per conoscere l’orafo Paolo Costabile con il quale ha svolto un lungo apprendistato. 

Con lo stupore negli occhi emergeva sempre di più la dignità di questi ornamenti come vere e proprie opere d’arte di pregio nate dalla commistione di tradizioni orientali e locali, etrusche e greche!

Ogni ornamento antico pur nella sua limitata riproducibilità aveva una sua unicità che si definiva nel contesto della tradizione vivente. Tale unicità si è trasformata poi con la sua estrazione ideale dalla vita, con la deposizione nel corredo funebre ad esempio e, dopo secoli, con la sua estrazione fisica dal terreno. Il recupero dei suoi significati originali operato dall’archeologo rende ora quell’oggetto un amplificatore di storia umana, unico testimone del passato.

Il marchio di gioielli Nymphè rappresenta un ulteriore passo in avanti con cui portare la condivisone dei dati archeologici su un livello di mediazione diverso da un articolo, un libro o un documentario: l’archeologia si indossa, la storia rivive e si rievoca la grandezza degli artigiani del nostro ricco passato!

LAVORAZIONE ARTIGIANALE

Fasi del processo di lavorazione dei gioielli Nymphè basata sulle tecnica della fusione a cera persa:

  1. Tutto ha inizio con la creazione dei prototipi in cera poi posti su una struttura ad albero, collocata in un cilindro metallico riempito con gesso liquido. Durante la cottura, il gesso si solidifica e mediante la centrifuga a fionda il metallo attraversa i canali formati dai rami della struttura ad albero della cera.

2.  Raffreddamento del cilindro poi spaccato per estrarre l’alberello di metallo. Lavaggio e distacco dei modelli avviene con l’uso del seghetto. 

3.  Segue la rifinitura a mano dei resti dei rami di metallo. Per affinamento, levigatura e rifinitura si usano carta abrasiva e lime. 

4.  Successive saldature con argento vengono fatte per assemblare varie parti del gioiello.

5.  Lucidatura prosegue a mano con carte lucidanti o spazzole rotanti. 

6.  La lavorazione termina con placcatura in oro o rodiatura mediante I bagni galvanici.