Anfora con ode di Orazio

L’anfora Nymphé con goccia di vino e il primo verso dell’Ode I,37 di Orazio “Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus” 🏺 “Adesso è il momento di brindare, il momento di danzare con piede libero'”

L’anfora allungata con puntale è ispirata ad un tipo diffuso nella cultura romana tra I e II sec.d.C.. Il prototipo è stato realizzato con cera, le mani, lime e la fiamma della spiritiera 🔥. La goccia e in lamina d’argento incisa al laser.

La famosissima ode scritta dopo la morte di Cleopatra celebra la gioia del pericolo scampato di un’altra guerra. Contiene un chiaro riferimento al tripudium – dal triplice battito del piede – dei Salii,i quali compivano un rito propiziatorio con la processione con i dodici ancilia, i famosi scudi di cui uno era stato donato dal dio Marte al re Numa Pompilio.

95,00 

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Scheda Archeologica

L’anfora allungata con puntale è ispirata ad un tipo diffuso nella cultura romana tra I e II sec.d.C.. Al pendente è associata una lamina a forma di goccia su cui è inciso il primo verso dell’ode 37 del libro I di Orazio. La famosissima ode scritta dopo la morte di Cleopatra trae spunto da due fonti, un carne conviviale di Alceo che esultava per la morte del tiranno Mirsilo e l’epodo 9 di Orazio alla vigilia della battaglia di Azio.
Questa ode non celebra la morte di Cleopatra né tantomeno la voglia di ubriacarsi ma la gioia del pericolo scampato di un’altra guerra. La danza è un chiaro riferimento al tripudium – dal triplice battito del piede – dei Salii. I sacerdoti di Marte compivano un rito propiziatorio che prevedeva la danza e la processione con i dodici ancilia, i famosi scudi di cui uno era stato donato dal dio Marte al re Numa Pompilio. Vino e danza con piede libero per festeggiare il ritorno della pace e ringraziare gli dei!

Materiali e Tecnica

II gioielli sono in argento italiano 925 rodiato

La lavorazione nasce da un modello in cera realizzato a mano e trasformato in metallo mediante l’antica tecnica della fusione a cera persa. Con le nuove cere ricavate dal calco del prototipo si  ottengono nuovi prodotti di fusione che vengono poi rifiniti e lucidati a mano. La lamina è stata tagliaa e incisa mediante laser. La lavorazione del metallo termina con la rodiatura/doratura.

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