
Questo esemplare é unico ed è formato da una parte centrale ad arco foliato imperniata da un lato su un elemento terminante con staffa. Sull’altro lato doveva essere imperniata invece sulla parte posteriore mancante con molla e ago. Sull’arco sono fissate tre appendici a forma di uccello acquatico.
🪙 La collezione Spinelli include i reperti recuperati durante gli scavi promossi dal barone Spinelli tra 1878 e 1886 ai piedi della Casina Spinelli. La zona fu occupata da una necropoli di lunga durata usata tra metà VIII e V sec.a.C.. La datazione di questa fibula può essere posta tra la seconda metà e il terzo quarto dell’VIII sec.a.C.
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Gli uccelli acquatici sono particolarmente presenti su instrumenta, ceramiche e ornamenti della prima età del Ferro. Secondo culti orientali del II millennio a.C. che ormai arrivano a permerare anche le culture italiche del periodo, sono interpretabili come simbolici intermediari fra cielo e terra. Difatti è da notare che non a caso la radice -an accomuna ancora parole come “anima” e “anatra”. Le anatre ad esempio sono fra gli uccelli acquatici che non solo accompagnavano il viaggio del sole sul carro ma anche le anime dei defunti nel mondo sotterraneo.
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