La granulazione è una nota tecnica decorativa dell’oreficeria etrusca realizzata mediante la saldatura di microsfere in lega d’oro. I grani venivano preparati con frammenti di fili tondi d’oro messi in un crogiuolo con polvere di carbone da riscaldare in un forno fatto di mattoni refrattari. I frammenti d’oro sciogliendosi formano delle sferette. L’applicazione dei grani avveniva mediante “saldatura colloidale”: collante organico (colla di pesce) e carbonato di rame mescolati e riscaldati. CURIOSITÀ: per creare le decorazioni venivano prelevate singolarmente con un pennellino bagnato. Le sferette tendono a disporsi naturalmente in figure triangolari per occupare meno spazio costrette dalla tensione superficiale del liquido del pennello. Bibliografia: E. Formigli, ” Ricostruzione sperimentale di granulazione e punzonatura nell’oreficeria etrusca”, in Preziosi in oro, avorio, osso e corno. Arte e tecniche degli artigiani etruschi, a cura di E. Formigli, Atti del seminario di studi ed esperimenti (Murlo 26 settembre-3 ottobre 1992), Siena 1995,68-72. Nunzia Laura Saldalamacchia
Granulazione e topazi
Parure di orecchini e ciondolo scudati decorati a granulazione con topazi azzurri.
I gioielli a granulazione in oro sono realizzati da orafi tutt’oggi ma la soluzione Nymphè è accessibile a tutti grazie alla tecnica della fusione a cera persa e ai materiali. Infatti questi gioielli possono essere in bronzo e in argento fatti a fusione da cere tratte da calchi di gioielli in oro realizzati a inizio ‘900 con l’autentica tecnica della granulazione.
75,00 €
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II gioielli sono in argento italiano 925 rodiato
La lavorazione nasce da un modello realizzato a mano usando lastre e blocchetti di cera. Il prototipo è stato poi trasformato in metallo mediante l’antica tecnica della fusione a cera persa. Con le nuove cere ricavate dal calco del prototipo si ottengono nuovi prodotti di fusione che vengono poi rifiniti e lucidati a mano. Al centro sono incastonate gemme di ambra rossa e zaffiro. La lavorazione termina con la rodiatura/doratura.
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