Siamo nell’oecus triclinare della Villa Imperiale di Pompei (metà del I sec.d.C.) sul registro superiore della parete Sud-Est c’è un affresco in terzo stile pittorico con figure di poeti e poetesse.
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E tra questi c’è Omero, seduto vestito di bianco con una figura alle spalle e altri due poeti. Secondo gli schemi iconografici di ispirazione tardo-classica ed ellenistica poeti, filosofi e oratori spesso sono seduti -su cathedra (la sedia tipica del pedagogo) o su trono, -indossano un himation bianco che avvolge interamente il corpo; -una sola mano scoperta regge un rotolo di papiro aperto o chiuso o la tabula dealbata, mentre l’altro braccio è completamente nascosto sotto al mantello.
Questa é un’immagine di austerità ma anche di integrità morale, pacatezza e sophrosyne.
– Il volto di Omero in tutta la produzione scultorea dal periodo ellenistico a quello romano Imperiale è caratterizzato da guance infossate e la barba.
Dott.ssa Chiara Vicario
– Il capo può essere coronato da alloro o una benda sacra.
La differenza dipende da due filoni artistici che si svilupparono nel periodo ellenistico secondo cui uno prediligeva la caricatura dei tratti fisici, la corona di alloro e la seduta su cathedra; l’altro invece rappresentava Omero come divinità, seduto su altari o su troni con la benda sacra del vate.
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